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MOVIMENTO ARTE CONCRETA (MAC)
Il Movimento d'Arte Concreta nasce a Milano nel 1948, in occasione della mostra alla Libreria Salto, in cui venne esposta la prima cartella di arte concreta. La cartella era composta da dodici stampe a mano astratte realizzate da Dorazio, Dorfles, Fontana, Garau, Mino Guerrini, Mazzon, Monnet, Munari, Perilli, Soldati, Sottsass e Veronesi.
Il MAC nasce come contrapposizione al realismo politicamente impegnato e agli influssi dell'irrazionale informale. La corrente artistica si rifà al concetto elaborato Van Gogh nel 1930 e ripreso successivamente da Max Billi nel 1936 secondo cui l'arte "concreta" attinge a forme, linee e colori autonomamente elaborati dalla personale immaginazione dell’artista anziché dai processi di astrazione delle immagini della natura.
L'attuale panorama Italiano presentava figurativi e astrattisti: il MAC si propone come un movimento nuovo, atto ad allargare la creatività a diverse discipline e creando largo margine di individualità espressa dagli artisti.
Definizione di Arte concreta elaborata dal teorico del gruppo Dorfles nel 1949:
arte "…basata soltanto sulla realizzazione e sull’oggettivazione delle intuizioni dell’artista, rese in concrete immagini di forma-colore, lontane da ogni significato simbolico, da ogni astrazione formale, e mirante a cogliere solo quei ritmi, quelle cadenze, quegli accordi, di cui è ricco il mondo dei colori"
I tratti dell'arte concreta derivano sia dal futurismo (Giacomo Balla organizzò una mostra antologica dei concretisti a Milano nel 1951) che dall'influenza di grandi artisti, quali Von Doesburg, Mondrian e Arp. Il MAC nasce a Milano ma presto si diffonde in tutt'Italia: dal 1951 in poi si estende a Firenze, Torino, Genova, Roma, Napoli e Catania. Nel 1953 si diffonde anche all'estero, grazie alla fusione con il Groupe Espace, il moviemento sorto nella Galleria Denise René di Parigi coordinato da Andrè Bloc.
Dal 1953 in poi si inizia a parlare del gruppo Mac/Espace, gruppo che rivolge il suo interesse principalmente verso il design industriale.
Max Bill, Mario Ballocco, Gianni Bertini, Lanfranco Bombelli Tiravanti, Enrico Bordoni, Angelo Bozzola, Fernando Chevrier, Nino Di Salvatore, Gillo Dorfles, Augusto Garau, Proferio Grossi, Max Huber, Attilio Mariani, Galliano Mazzon, Gianni Monnet, Bruno Munari, Mario Nigro, Ideo Pantaleoni, Carlo Perogalli, Mario Radice, Mauro Reggiani, Regina, Manlio Rho, Atanasio Soldati, Tito Varisco, Luigi Veronesi, Vittoriano Viganò
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